GIUSEPPE DI VITA, DETTO PIPPO,
(Palermo, 1956) ha insegnato per trent’anni religione, nell’Istruzione Secondaria Superiore, e per circa venti teologia dogmatica, presso la Scuola Teologica di Base “San Luca evangelista” della Diocesi di Palermo. Dal 1982 è conferenziere, in Italia ed Europa, su temi teologici, dell’educazione, dei diritti umani, della storia e delle istituzioni dell’UE e della legalità. Dal 1997 al 2010 ha fatto parte del Team Europe della Commissione europea di Bruxelles, svolgendo numerose conferenze e seminari in Italia ed in Europa. Negli anni ’80 ha lavorato con il Cardinale Salvatore Pappalardo e, successivamente, con P. Pino Puglisi per la Pastorale vocazionale, occupandosi anche di catechesi. È stato formatore europeo, nei corsi per docenti, in Sicilia ed in Umbria.
Dal 2007 si occupa di antimafia, costituendo, assieme ad altri familiari di vittime di mafia, ed essendone il portavoce, l’AIFAM (Associazione Italiana Familiari Anti Mafia). Nel 2009 ha organizzato a Palermo “Le clip della memoria”, con la collaborazione di Vincenzo Morgante, (Direttore della TGR), e di dieci familiari di vittime della mafia.
Tra le sue opere, nel 2013 ha pubblicato il libro di poesie “Esistere”, della casa editrice Torri del vento di Palermo, nel 2014 ha pubblicato “Il Tempo” e nel 2016 “Evoluzione”, entrambe con la Mohicani Edizioni. Nel 2017 ha pubblicato “Mafia e Antimafia. Dai personaggi alle persone”, sempre con Mohicani Edizioni. Nel 2013 ha vinto il Primo Premio Internazionale, nella sezione poesia inedita, della I^ edizione “La Rinascenza della Calabria”. Attualmente è Dirigente sindacale e, tra le altre cariche, riveste quella di Consigliere Nazionale dello SNADIR – FGU.
Pippo Di Vita
IL TEMPO
Il tempo è il protagonista delle poesie di Di Vita, precedute da una prefazione del filosofo Augusto Cavadi e da un saggio dello stesso autore sul concetto del tempo nella storia. In queste composizioni liriche, Pippo Di Vita cammina su un crinale affascinante e rischioso (affascinante perché rischioso): fra una visione del tempo come una delle dimensioni che può assumere l’Essere e un’altra visione del tempo come l’essenza più intima dell’Essere in quanto tale. Fra una prospettiva in cui ci sono enti temporali ma anche enti a-temporali (verità logiche, matematiche, ontologiche, etiche…) ; “Perché siamo il nostro tempo/Il dopo è infinito senza corso” (da Il Tempo); e una prospettiva in cui esistono solo enti temporali (che producono, nella storia, ‘prodotti’ illusoriamente metastorici): “Cambiare fa paura a chi è povero d’intenti/a chi resta fisso nel suo cantuccio per paura del travaglio/ eppure non si è mai uguali al giorno prima/ perché la vita è un vortice che muta in ogni istante” (da Cambiamento).
Secondo il filosofo Augusto Cavadi, “per troppi secoli la mentalità Classica (greca, romana, cristiano-medievale) ha ignorato la dimensione temporale o l’ha considerata una copia scadente della ‘vera’ realtà (eterna, immobile). La Modernità ci ha regalato invece una forte consapevolezza storica: l’uomo e la natura che lo circonda sono in perenne divenire e questo continuo mutamento incide molto più profondamente di quanto non si ritenga abitualmente”.
Info libro
Collana: | Poesia |
ISBN: | ISBN 978889908210 |
Pagine: | 180 |
Prima edizione: | 10-12-2014 |
Formati: | brossura |
Prezzo: | € 10 euro |